Pubblicato in Testimonianze 2011
Desidero rendere testimonianza per la guarigione avvenuta grazie alle preghiere di don Adriano, del Cenacolo e di molti amici.
Mio papà, il 25 Settembre 2009, è stato operato per asportazione di un epitelioma sul sopracciglio. Il chirurgo ci tranquillizzò dicendoci che non era nulla di grave, ma naturalmente occorreva fare la biopsia per esserne veramente certi; se nessuno dall'ospedale avesse chiamato entro 20 giorni, potevamo stare tranquilli.
Trascorso tale tempo, mia sorella infermiera andò a ritirare l'esito dell'esame all'ospedale e dovette insistere per farselo dare perché i medici desideravano consegnarlo direttamente all'interessato e parlare con lui. Lesse il referto scoprendo così che il neo asportato risultava essere una metastasi dermica di melanoma.
I medici le dissero che occorrevano degli accertamenti e prescrissero nuovi esami per poter trovare il melanoma che aveva generato la metastasi.
Alquanto preoccupate e consapevoli della gravità della situazione, abbiamo iniziato a pregare e a chiedere preghiere per la guarigione.
Nel frattempo abbiamo incontrato Don Adriano, conosciuto tramite mio cognato, per chiedere una forte preghiera di intercessione.
La successiva visita dermatologica non individuava "nei" sospetti o adenopatie superficiali palpabili, quindi bisognava procedere ad una visita più approfondita tramite PET su tutto il corpo.
L'ultimo sabato di ottobre ho accompagnato mio papà al Monastero di Casanova e don Adriano ci ha assicurato che avrebbe continuato a pregare per lui per ottenere dal Signore questa grazia di guarigione.
La domenica 9 novembre abbiamo partecipato alla S. Messa e alla preghiera di guarigione durante la quale il carissimo don Adriano annunciava che due persone venivano guarite da cellule tumorali. Egoisticamente mi auguravo che una di queste fosse mio papà, ma lui non ci aveva comunicato di aver sentito alcunché di particolare durante quella preghiera.
Il 13 novembre, veniva sottoposto a PET e il 25 dello stesso mese l'esito risultava negativo; il neo non esisteva più, tutto era a posto.
Continuammo a pregare, non più per chiedere, ma per ringraziare: in primo luogo il Signore, che ha voluto darci una grazia così grande, poi la Madre del cielo per essere stata la mediatrice, per averci sostenuto e dato forza in quei terribili giorni.
Grazie anche a don Adriano che, con la sua grande fede, ha implorato l'intervento divino e a tutti voi perché con i miei familiari avete pregato con noi.
Grazie di cuore.
Pubblicato in Testimonianze 2011
Quando la salute del corpo è minacciata, anche la mente e lo spirito faticano, ma proprio in questo triste momento il mio cuore mi ha portato ad affidarmi al Signore intensificando la preghiera.
Oggi non ho parole per esprimere la mia gratitudine al Signore per la grazia ricevuta, invocata da don Adriano Gennari nel Centro di ascolto in via Bossi, 28 davanti a Gesú Eucaristia e poi da tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione nel Monastero di Casanova.
Il 15/09/2010, da un controllo ginecologico associato ad ecografia transvaginale, per ciclo irregolare e valori ormonali nel sangue molto al di sopra della norma, è emersa la presenza di cisti bilaterali di cui una di 4,67 cm x 4,56 cm.
Subito il ginecologo mi prescrisse un esame specifico CA125 per valutare la presenza di cellule tumorali e nuovi esami ormonali, entrambi effettuati il 21/09, oltre l'assunzione di un farmaco per indurre un ciclo "artificiale" che forse avrebbe potuto dissolvere la ciste. In caso contrario avrei dovuto sottopormi ad operazione chirurgica.Nei giorni successivi sono andata in v. Bossi per esprimere la mia preoccupazione a don Adriano Gennari, confidando nel Signore, decisa a non assumere farmaci che avrebbero alterato il mio metabolismo oltre al mio umore già provato.
Don Adriano pregò su di me davanti a Gesù Eucaristia chiedendo la grazia "che tutto si risolva".
Inoltre consultai un altro ginecologo, presso l'ospedale dove lavoro, che mi prescrisse una ecografia per il 30/09, in attesa dell'esito degli esami effettuati, e con stupore appoggiò la mia decisione a non assumere il farmaco prescritto.
Intanto il 26/09 sono andata con mio marito e nostra zia, al Monastero di Casanova per partecipare alla celebrazione eucaristica e, durante l'adorazione, mentre si pregava per chi ha delle cisti e che, con ragione, è molto preoccupato, mi sono commossa perché mi sono sentita fortemente toccata.
Ho vissuto quindici giorni in cui il mio unico pensiero era sì l'eventuale operazione, ma soprattutto come dirlo a mio marito e ai miei familiari poiché sapevano solo della presenza di cisti, e, forse sbagliando, credo che la gioia vada condivisa ma il dolore vada consumato in silenzio.
Questa mattina con mio marito sono ritornata dal ginecologo dell'ospedale che, confrontando l'ultima ecografia con quella precedente e leggendo i valori degli esami effettuati, meravigliato ha esclamato: "Qui è tutto perfetto!".
Pertanto, dal mio cuore, spontaneamente e doverosamente, ho elevato al Signore il mio ringraziamento e la mia lode per tutto ciò che ha compiuto con la potenza del Suo amore e della preghiera.
Allego documentazione medica.
Pubblicato in Testimonianze 2011
È da poco tempo che ci siamo avvicinate a Dio: abbiamo passato quasi tutta la nostra vita contro di lui, volontariamente e con la ferma convinzione nel combatterlo.
Noi, il Signore, l’abbiamo bestemmiato, offeso, oltraggiato, detestato e avversato in tanti modi e con tutte le nostre forze. Difendevamo le disgraziate conquiste sociali quali il divorzio e l’aborto; eravamo favorevoli alle unioni omosessuali, alla pena di morte, all’eutanasia.
Disprezzavamo Dio e tutte le cose che lo riguardavano: la Chiesa, i preti, le suore, tutti i credenti e tutti i simboli cristiani. Eravamo talmente radicate nelle nostre idee e in uno stile di vita pieno di errori e di peccati, che la gente di noi diceva: “Sono irrecuperabili”.
Sono però successe situazioni e fatti che noi non avremmo né previsto, né desiderato e che ci hanno portate a offrire e a consacrare le nostre vite a Dio e alla Madonna.
Sì… Proprio noi! Sono successe cose che hanno scosso le fondamenta sulle quali avevamo basato ogni nostra convinzione e ogni nostra certezza.
Dio ha distrutto le nostre vite, completamente, punto su punto, ma lo ha fatto per ricostruirle. È stato dolorosissimo viverlo e accettarlo. È stato dolorosissimo abbandonare la vita che facevamo; ci dava infatti benessere economico, sicurezze, tranquillità, gratificazioni professionali (il nostro orgoglio e la nostra superbia non li ridimensionava più nessuno), eravamo sempre circondate da persone desiderose solo di fare festa all’insegna della spensieratezza e dell’egoismo.
Ci importava solo di noi stesse e di affermarci nel mondo. Non avevamo né pietà, né carità, né amore per gli altri.
Le nostre mani erano terribilmente vuote. Dunque è chiaro che noi non siamo state convertite per le nostre buone opere, ma esclusivamente per l’infinita misericordia di Dio. E noi rendiamo grazie a Dio e diamo testimonianza del dono gratuito che abbiamo ricevuto dal Signore. Innanzitutto ne diamo testimonianza a lui, nostro Salvatore, con la preghiera e con una vita sacramentale. Abbiamo scelto di raccogliere l’eredità di Gesú e di Maria e dunque i sacramenti della riconciliazione e dell’Eucaristia e la preghiera.
E poiché reputiamo che la conversione a Dio non possa mai ritenersi già tutta compiuta e realizzata, ma ogni istante prezioso per perfezionarsi, ecco che la preghiera sincera rivolta a Dio è per noi il mezzo più sicuro ed efficace per ricevere sempre di più la sua Grazia divina.
Noi diamo testimonianza che l’infinita misericordia di Dio, l’affidamento alla Madonna e la preghiera a lei rivolta, e inoltre le preghiere di liberazione e di guarigione portano per davvero alla conversione dei cuori. Per cogliere tale grazia, noi però abbiamo dovuto dire il nostro “si” a Dio, e al progetto che Egli ha su di noi. È stato un “si” molto sofferto. E lo ripetiamo ogni giorno, sempre, anche se con molta fatica. Perché seguire la via di Dio è duro, doloroso e difficile. Ci sostengono, nel nostro cammino di conversione, la partecipazione alla messa presieduta da don Adriano seguita dall’adorazione eucaristica e le intense ed efficaci preghiere di intercessione.
La nostra esperienza all’interno del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione ci ha toccate profondamente, trasformate spiritualmente e rigenerate. La partecipazione a queste intense celebrazioni fa salire dentro di noi la volontà di impegnarci sempre di più per Dio; è una forza d’amore che ci coinvolge e che cerchiamo di condividere con gli altri. Infatti, in ogni celebrazione eucaristica Gesú è al centro di tutta la liturgia e quindi lo diventa anche per la nostra vita: ha importanza assoluta. Ancora di più avviene nelle sante Messe presiedute da don Adriano.
Inoltre, le stupende e continue invocazioni a Gesú misericordioso durante le preghiere di intercessione ci smuovono realmente sentimenti di amore intenso nei riguardi del Signore che non è un’entità astratta e lontana. Noi sentiamo davvero che è il Dio vicino, il Dio con noi e proviamo quanto è bello stare sotto il suo sguardo: Gesú c’è realmente e passa in mezzo a noi. E questo, per noi che abbiamo trascorso quasi tutta la vita contro di lui, ci fa piangere di dolore perché Dio è amore e noi non lo sapevamo, né lo volevamo.
Ora Gesú lo sentiamo così vivo, vero e presente tanto che viene spontaneo dal cuore dirgli: “♫ Tutto in te riposa…♫”. Grazie, Gesú!
Diciamo un “grazie” davvero speciale a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e al suo fondatore e animatore. Lo diciamo con tanta gioia e con tanta riconoscenza perché la fede di don Adriano e il suo amore per Dio, per i sofferenti, per i malati e per i poveri, sono per noi una viva testimonianza delle meraviglie del Signore.