Pubblicato in Testimonianze 2015
Ho 52 anni e voglio lodare il Signore perché grande è la sua misericordia ed ancora una volta ha ascoltato la mia voce.
Il 9 gennaio dell’anno scorso, durante l'anestesia per un intervento alle gambe sofferenti di varici, ho subìto un arresto cardiaco. Fui rianimata e trasferita nel reparto di terapia intensiva perché risultava essere in atto un infarto.
Fui sottoposta a coronografia che confermò la presenza di un'ischemia al cuore; anche la scintigrafia e l'elettrocardiogramma confermarono la diagnosi: infarto al miocardio con coronarie sane.
Tutti i medici erano allarmati e in agitazione.
Quando arrivò mia figlia per la visita di mezz'ora concessa ai parenti, la pregai di telefonare alla comunità del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e di chiedere preghiere. Cosi fece.
Il giorno dopo la dottoressa primario del reparto decise di sottopormi a ecocardiogramma e mi dimise dalla terapia intensiva.
Appena mi fu possibile accedere al telefonino, chiamai don Adriano chiedendo l'aiuto della sua preghiera di intercessione presso il Signore: lui pregò invocando lo Spirito Santo su di me. Dopo, mi recai a fare l'esame e con grande sorpresa mia e dei medici, non c’erano segni di infarto.
I medici però, non convinti, mi dimisero con la diagnosi di infarto.
Successivamente sono tornata all’ospedale ad effettuare esami di controllo e i medici, con grande stupore, constatarono che non c’erano tracce dell’infarto.
Grazie Gesù perché operi sempre cose grandi anche se non le meritiamo, ma che ti chiediamo con fede.
Un grande grazie anche a don Adriano e al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le loro preghiere.
Pubblicato in Testimonianze 2015
Sin da quando ero bambina vissi una vita piena di rancore, rabbia, invidia. Ero accecata dalla gelosia per la nascita del mio fratellino, rancore trasformato in odio nei confronti di mia mamma. Non riuscivo a vivere una vita normale perché ero timidissima, insicura e piena di complessi, specialmente quello di inferiorità e desideravo tanto essere aiutata. Avevo difficoltà di relazionarmi, arrossivo fortemente, evitavo di parlare e avevo paura della gente. Durante il mio percorso scolastico mi caricavo di sensazioni negative; dentro di me criticavo tutti.
Eppure avevo la certezza che c’era qualcuno lassù…
Poi, incontro l’uomo che è diventato mio marito: persona socievole, capace di relazionarsi con tutti e speravo che lui in qualche modo mi aiutasse; ma lui non capiva e io, invece di essere dolce, perchè non ne ero capace, pativo, ma non riuscivo ad esserlo, rispondevo sempre in malo modo. Era un incubo sedersi a tavola con i miei familiari e con i suoi. Appena volgevano lo sguardo verso di me arrossivo, divenivo di fuoco. Quindi mi sono ritirata dal mondo; stavo sempre chiusa in casa.
Ho partorito una bellissima e bravissima figlia e con lei, dovendo uscire di casa, ho rivissuto le brutte sensazioni che avevo sperimentato. Non mi sentivo bene nel ruolo di madre; pensavo che sarebbe stato meglio senza di me essendo troppo timida e desideravo farla finita.
Allora inizio un percorso di yoga però, dopo dieci anni, mi accorgo che sono quasi allo stesso punto. Incontro una grande donna che mi aiuta, e nel frattempo metto al mondo il secondo figlio, poi un terzo, ma le difficoltà ci sono sempre.
Faccio un percorso di reiki, ma niente da fare, sono sempre nelle mie difficoltà anche se sto lavorando un po’ e questo mi aiuta, ma cerco sempre di evitare la gente per non arrossire. Nessuno riesce a capirmi; provo tante cose ma non mi sblocco.
Per fortuna sentivo che lassù “Qualcuno c’era”. Sono arrivata a 61 anni. Parto per Medjugorjie, è da un po’ che lo desideravo; eravamo un gruppo con 10 camper; un’esperienza bellissima. Ad un incontro con la veggente Marja lei dice di “donare il cuore a Gesù”, e nello stesso momento sento il desiderio fortissimo e dico: “Gesù dono il mio cuore a te”. E per tutta la durata del pellegrinaggio le mie guance sono state bagnate da calde lacrime, e lì ho depositare il mio passato.
Lì incontro una cara amica, con la quale al ritorno mi sono sentita frequentemente, che mi invita a contattare don Adriano. L’incontro avviene in corso Regina dove, mentre aspettiamo, mio marito prende il giornalino che riporta il programma delle celebrazioni eucaristiche, delle preghiere di intercessione per la guarigione dei malati e dell’adorazione eucaristica al Monastero di Casanova. Era il mese di ottobre 2013 quando abbiamo iniziato a partecipare alle celebrazioni, e da allora non mi perdo nessuna messa. Ho incominciato a pregare con fervore e a rivolgermi spesso a don Adriano per una preghiera intensa di liberazione e di guarigione e a partecipare con più attenzione alla santa messa, al rosario e all’adorazione.
Ora continuo a partecipare alle celebrazioni di don Adriano e a confessarmi con più frequenza. Ho iniziato un cammino di conversione: ho capito, grazie alle preghiere, alle celebrazioni eucaristiche e all’insistenza di don Adriano che invita sempre tutti a perdonare per guarire da ogni ferita, e pian piano si sono sciolte tutte le mie rabbie, rancori, odio e invidia.
Ora sono una persona con un cuore nuovo e sto vivendo una vita più serena e più fiduciosa. Inoltre ho iniziato a dialogare con mia mamma, con mio marito e con i miei figli.
Rendo grazie a Gesú misericordioso per la compassione che ha avuto nei miei confronti nel liberarmi da ciò che per anni mi ha fatto parecchio soffrire.
Grazie anche a don Adriano.
Pubblicato in Testimonianze 2015
Sono la zia di una bimba di nome di 10 anni che due anni fa, nel 2012, si è ammalata alle ghiandole linfatiche e i medici hanno dovuto intervenire d’urgenza in quanto le cellule erano diventate maligne.
Dopo l’intervento la bambina è stata curata con la chemioterapia.
Una mia amica che frequentava il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione mi ha consigliata di andare a chiedere preghiere a don Adriano per la guarigione della piccola.
Mi sono recata nel Monastero abbaziale di Casanova e don Adriano ha invocato lo Spirito Santo pregando intensamente per la guarigione della bambina. Ogni volta che mi è stato possibile ho partecipato, insieme alla mia amica, alla santa Messa nel Monastero per pregare con don Adriano e con tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
La mia nipotina ha iniziato progressivamente a migliorare tanto che a maggio 2013 ha potuto ricevere la prima comunione. Adesso sta bene.
I medici che l’avevano in cura consultando i risultati degli ultimi esami sono rimasti entusiasti perché ha superato la malattia in modo sorprendente e straordinario.
Ora la bambina va a scuola regolarmente e consegue ottimi risultati.
I genitori e i nonni ringraziano il Signore Gesú che ha operato questa meravigliosa guarigione.
Ringraziamo anche don Adriano, tutto il suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e tutte le persone che hanno pregato per la mia nipotina.