Pubblicato in Testimonianze 2015
Dove due o più persone si riuniscono a pregare, Gesù è lì in mezzo a loro. È proprio così, miei cari, e io l'ho sperimentato.
Vi racconto in breve. Sentivo un gran bisogno di raccoglimento, dì preghiera e di pace. Entravo nella chiesa N.S. della Salute il lunedì sera e mi mettevo in fondo alla chiesa: pregavo e piangevo perché le cose in famiglia andavano male. Partecipavo alla Messa, alle preghiere di intercessione di don Adriano per ottenere in dono la guarigione e uscivo rasserenata e confortata. Purtroppo in casa si arriva a una dolorosissima separazione da me non voluta.
Quanto dispiacere! Mi sembra che un chiodo mi trafigga la gola! Spesso il dolore fa ammalare, e io mi ammalo.
Premetto che da anni soffro di problemi alla tiroide, ma ora i sintomi sono gravi; mi sento soffocare e il cuore non va.
Dopo accurate visite specialistiche in due ospedali cittadini, l'esito è: una tiroide ormai autoimmune, piena di grossi noduli così ostruttivi da deviare la trachea e da operare subito. Purtroppo la lista negli ospedali ha un'attesa di circa un anno. Non posso aspettare. Mi consigliano di andare a farmi operare nell'ospedale dì Briançon. L'intervento riesce bene. Tutto sembra proseguire per il meglio, ma, dopo breve tempo, il chirurgo mi convoca per comunicarmi l'esito dell'esame istologico: nella tiroide c'era un carcinoma maligno sclerosante, cioè molto aggressivo! Lascio a voi immaginare in quel momento il mio stato d'animo. Inizia così per me un percorso doloroso durato due anni di cure, prove, controlli, apparecchiature per debellare il male, periodi brutti di isolamento a causa delle terapie in ospedale, la paura di non farcela alternata alla preghiera fiduciosa nell'amore di Dio.
Vado da don Adriano e gli racconto quanto è successo. Preghiamo insieme intensamente, con fede. Anche il Cenacolo prega. E l'aiuto potentissimo arriva: Gesù ha posato le sue sante mani su di me e mi ha guarita! Dopo due anni e numerosi esami medici, ho l'esito della guarigione definitiva!
Ho ripetuto gli esami quest'anno e tutti i referti medici ne danno conferma: non ci sono più cellule tumorali.
Ringrazio con tutto il cuore il Signore Gesù che mi ha guarita toccandomi con il suo amore; ringrazio tutta la comunità del Cenacolo Eucaristico e soprattutto quella meravigliosa persona che è don Adriano per le sue intense preghiere di intercessione rivolte a Dio per la mia guarigione.
Ho ricevuto nuovamente in dono la vita e la spenderò impegnandomi nell'aiuto e nell'amore ai fratelli che ne avranno bisogno.
Pubblicato in Testimonianze 2015
Sono affetta da una rara malattia genetica chiamata “displesia ossea epifisaria multipla” di cui era portatore mio padre. Sono la prima di quattro figli e sono l’unica malata, mentre i tre maschi sono portatori sani.
Quando ero bambina cadevo frequentemente, ma nessuno faceva caso perché si riteneva la cosa abbastanza normale. All’età di 12 anni, con lo sviluppo, accusai i primi gravi sintomi: deformazione alle ossa degli arti con problemi di deambulazione; le ossa perdevano capacità di movimento.
Quando cadevo i miei compagni mi deridevano; invece mia mamma era disperata. Un sacerdote di Roma, che aveva capito la gravità della situazione, fece ricoverare gratuitamente in un ospedale di Roma tutta la mia famiglia, sei persone, al fine di eseguire degli studi di genetica. Il prof. Gedda fu il primo genetico che studiò questo caso scoprendo la “displesia ossea epifisaria multipla” per la quale non ci sono cure specifiche.
Sognavo tuttavia una vita normale; mi sono sposata e ho avuto due figlie.
Dopo quindici anni di matrimonio, quando le mie figlie avevano 10 e 14 anni, fui costretta a divorziare a causa di un clima familiare insopportabile.
Fui temporaneamente accolta dai miei genitori, ma con il passare degli anni, la mia situazione di salute andava sempre peggiorando e ho dovuto affrontare diversi interventi chirurgici.
Quando sono andata in pensione il Signore mi fece incontrare una persona comprensiva e buona che mi sostiene, mi aiuta e mi ha anche accompagnata alla celebrazione di capodanno nel Monastero di Casanova.
Intanto mi avvicinai alla fede; da tre anni partecipo alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano nel Monastero perché quando sono in quel luogo mi sento molto meglio e le sue parole di speranza, di conforto e di incoraggiamento sono state per me veramente determinanti.
Prima di sottopormi all’ultimo difficile intervento chiesi a don Adriano preghiere per il buon esito. Tutto andò bene e al controllo finale il medico mi ha confermato che era tutto a posto.
Ora sono diventata nonna di una bimba e questo mi rende felice.
Non ho ricevuto un miracolo per le mie condizioni di salute, ma il Signore mi ha donato molto: la forza e l’aiuto necessario per accettare la malattia con serenità, per convivere con i miei limiti e con il dolore accettando di sottopormi agli interventi chirurgici senza perdere la voglia di vivere e di lottare.
Pertanto ringrazio il Signore per la sua bontà e ringrazio don Adriano per le sue preghiere di intercessione.
Pubblicato in Testimonianze 2015
All'età di 29 anni mio figlio decise di andare a vivere per conto suo. Se quello era il suo desiderio, anche se un po' preoccupata, cercai di assecondarlo e di aiutarlo.
I mesi passavano e io mi accorgevo che il suo comportamento era sempre più distaccato nei confronti della famiglia e in particolare con me.
Mi teneva lontana dalla sua casa escludendomi a poco a poco e poi quasi del tutto dalla sua vita. Ero disperata e piangevo giorno e notte.
Ormai veniva a casa raramente. Decisi di approfondire la motivazione di quel comportamento. Gli chiesi che cosa gli stesse succedendo e lui, che era sempre stato aperto e confidenziale con me in particolare, mi rispose che non dovevo preoccuparmi, che non dovevo essere apprensiva, ma che sentiva la necessità di fare nuove esperienze. Si riferiva a esperienze della vita, quelle negative s'intende. Era circondato da amicizie tutt’altro che positive e stava facendo quel tipo di esperienza che avrebbe distrutto la sua vita. Era un momento delicato, stava male, e io ero impotente.
Come potevo aiutarlo?
Con il cuore a pezzi decisi di rivolgermi a don Adriano Gennari, che tempo prima aveva pregato intensamente per me che ero affetta da terribili dolori alla schiena che mi avevano fatto soffrire per due anni e che i medici non sapevano come intervenire se non con gli antinfiammatori che non mi risolsero il problema.
Ero molto triste perché il male era insopportabile e non mi dava tregua.
Un mattino improvvisamente... Tutto si era dissolto! Non sentivo più male! Sono passati molti anni ma quei dolori io non li ho mai più sentiti.
Di quella guarigione colgo l’occasione per dare oggi la testimonianza. Grazie Gesù ! Grazie don Adriano per le preghiere di guarigione!
Don Adriano mi disse: "Preghiamo senza mai stancarci per affidare al Signore tuo figlio". Io fiduciosa iniziai un cammino di preghiera. I mesi passavano. Ogni volta che mi recavo al Centro di Ascolto di C.so Regina Margherita 190 don Adriano pregava intensamente per la guarigione dì mio figlio. Passava il tempo. Un giorno mio figlio mi disse: “Sai mamma, tutti i miei amici, chi per un motivo chi per un altro, stanno prendendo strade diverse e non li vedo quasi più”. Io gli chiesi se continuava la sua esperienza negativa. “Qualche volta”, mi rispose.
Intanto cresceva la mia fede, mi avvicinavo al sacramento della Riconciliazione e partecipavo sempre più assiduamente alle s. Messe celebrate da don Adriano a Torino alla chiesa di Nostra Signora della Salute e al Monastero di Casanova. Gesù entrava con potenza nel mio cuore operando una conversione spirituale.
Gesù ha avuto pietà delle suppliche di una mamma e ha spezzato le catene che imprigionavano una sua creatura. Passò ancora un po' di tempo e rivolsi di nuovo a mio figlio la stessa domanda...Mi rispose: “Avessi vent’anni lo rifarei, ma adesso ho altre cose a cui pensare...ed era felice...aveva ritrovato il suo equilibrio e aveva conosciuto una splendida ragazza con la quale oggi desidera formare una famiglia. Quella mamma che piangeva di disperazione oggi piange ancora, ma di gioia per ciò che il Signore le ha donato.
Grazie Gesù!!!
Grazie a don Adriano e al suo Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le preghiere di intercessione per la guarigione di mio figlio.