Pubblicato in Testimonianze 2016
Partii dal Veneto due anni fa, venni a Torino depressa, anoressica e con molti altri disturbi, per operarmi ad un legamento del sovra spinoso della spalla destra perché mia sorella, che doveva assistermi, mi poteva anche ospitare. Nel frattempo trovai lavoro come badante e intanto mi misi in lista d'attesa per sottopormi all’intervento chirurgico.
Dopo quasi un anno che lavoravo qui a Torino fui operata e purtroppo persi il lavoro.
Mentre stavo facendo la fisioterapia prescrittami per tre mesi per recuperare almeno l'80% del movimento del braccio, andai a trovare una mia amica che mi parlò di Don Adriano e del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Partecipai agli incontri di preghiera e incontrai per la prima volta don Adriano che mi diede la benedizione del Signore e, pregando, mi impose una mano sulla testa. Rimasi molto colpita perché nessun sacerdote l'aveva mai fatto.
Gli chiesi preghiere per i miei fratelli e per me che cercavo un nuovo lavoro.
Continuai a pregare il rosario e a frequentare il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione anche al Monastero di Casanova.
Intanto, con difficoltà trovai un altro lavoro che persi quasi subito a causa delle terapie che dovevo fare e perché dovetti andare cinque giorni nel Veneto per il funerale di mio padre.
Al 1° di novembre 2013 trovai e iniziai un altro lavoro; durante il giorno assistevo una signora anziana e la sera dormivo a casa di mia sorella che abitava proprio di fronte. Una grazia così non me la sarei mai aspettata, ma tutto questo è accaduto grazie a Gesù, non certo per merito mio.
La signora che assistevo dopo un mese si aggravò, e i parenti la misero in un istituto per anziani. In quel momento rimasi afflitta, ma non persi mai la fede in Dio al quale niente è impossibile.
Non smisi mai di pregare Gesù chiedendo il suo aiuto per trovare un altro lavoro e, il 4 gennaio 2014 trovai un'altra signora che mi fece penare sei mesi, lavorando anche sette giorni su sette senza avere una retribuzione adeguata alle mie mansioni e al tempo della mia vita che dedicavo a lei.
Gesù è sempre nel mio cuore, e io, costante nelle mie preghiere, chiedevo di trovare un posto di lavoro meno pesante, e come per incanto tutto si avverò.
Ora lavoro durante il giorno, così la sera posso andare agli incontri di preghiera del Cenacolo. Rendo grazie al Signore che, anche nei momenti difficili e faticosi, non mi ha mai abbandonata. Ringrazio il Signore per averci donato don Adriano che si prende cura di noi pregando intensamente.
Un grazie anche a Don Adriano e al Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Pubblicato in Testimonianze 2016
Da diversi anni partecipo alle celebrazioni eucaristiche presiedute da don Adriano, da quando gli incontri di preghiera si tenevano nella chiesa di san Pellegrino di c.so Racconigi dove io andavo per accompagnare la mia cara mamma.
Per un lungo periodo di tempo, per motivi familiari frequentai con minore assiduità.
Quattro anni fa mio figlio, con due bambini piccoli, fu abbandonato dalla moglie e tutta la famiglia, cosciente della gravità di questa situazione, si sentì crollare il mondo addosso perché avevamo riposto nel suo matrimonio ogni speranza e tanti progetti. Mio figlio era profondamente provato da questo problema e io, non potendo fare nulla, desideravo solo morire perché, per noi genitori, trattandosi dell’unico figlio, è stata una grandissima sofferenza.
Successivamente, io e mio marito abbiamo pregato molto e ci siamo affidati a Gesù e, con l’aiuto delle preghiere di tanti famigliari e amici, e soprattutto con quelle di intercessione di don Adriano, abbiamo riacquistato forza e coraggio partecipando con maggior assiduità alle celebrazioni eucaristiche del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Ora siamo sereni, abbiamo nuovamente la voglia di vivere, la gioia di dare affetto e di credere in una esistenza migliore, soprattutto per i nostri adorati nipotini.
Inoltre, con molto impegno e tanto amore ci dedichiamo al volontariato nel servizio ai poveri e ai bisognosi della mensa del Cenacolo.
Ringraziamo con tutto il cuore il Signore per l’aiuto misericordioso che ci ha donato nel superare quel difficile periodo della nostra vita.
Grazie anche a un volontario che quattro anni fa, quando abbiamo ripreso a partecipare alle celebrazioni, con dolcezza ha ascoltato il nostro problema e ci ha incoraggiati con parole di conforto e di carità.
Grazie a don Adriano e a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per le preghiere che hanno ottenuto per noi e per nostro figlio speranza, serenità e voglia di vivere il dono della vita con l’aiuto misericordioso del Signore.
Pubblicato in Testimonianze 2016
Mia figlia si separò dal marito con un figlio di 7 anni. Dopo 2 anni le consigliai di recarsi da un avvocato, ma lei rispose che non le interessava e che, se lo voleva, lo avrebbe fatto il marito.
Io continuavo a partecipare alle celebrazioni presiedute da don Adriano alla Chiesa N. S. della Salute, e più volte l'ho sentito pregare per la ricongiunzione delle famiglie. Passarono 5 anni. Io però avevo continuamente la sensazione che mio genero un giorno ritornasse a casa.
Dopo molto tempo mia figlia mi disse: "Non ti preoccupare perché presto mio marito ritorna a casa”. Infatti mio genero è ritornato, hanno acquistato una casa più grande ed ora vanno d'accordo.
Dopo il ritorno del marito, mia figlia rimase nuovamente incinta. Non era più giovane; aveva ormai 40 anni ed erano trascorsi 14 anni dalla nascita del primo figlio. Tutte le prime ecografie erano buone, ma al quarto mese di gravidanza il ginecologo si accorse che il bimbo aveva il canale dell'uretra chiuso. Disse che le cose si mettevano male e che il bimbo con molta probabilità non sarebbe sopravvissuto perché i reni non funzionavano e la vescica non poteva svuotarsi. Disse inoltre che aveva tempo ancora una settimana per decidere se tenere o no il bambino. Ma lei rispose che non intendeva abortire, così lui le suggerì l'ultima opportunità che era quella di recarsi all'ospedale Maier di Mi1ano da un professore specialista. Era ormai al quinto mese di gravidanza e lui, da sveglia e senza anestesia impiantò al bimbo un bypass con un cateterino che aggirava l'ostruzione all'uretra e permetteva al bimbo di svuotare finalmente la vescica.
Io nel frattempo andai da don Adriano a mostrargli l'ecografia del bimbo. Lui invocò lo Spirito Santo su di lui e disse che avrebbe continuato a pregare.
Il piccolo nacque con parto cesareo 15 giorni prima del termine previsto della gravidanza. Durante il parto mia figlia ebbe grossi problemi con l'epidurale che le causò complicanze tali da richiedere molti giorni di degenza in ospedale. Il bambino invece venne subito operato per togliergli il cateterino e per disostruire il canale dell'uretra. Il rene sinistro risultò compromesso irreparabilmente e per tutti i successivi 9 mesi dovettero somministrare al bimbo quotidianamente antibiotici per evitare le possibili infezioni causate dal rene perduto. Tutti i mesi faceva ecografie ed esami alle urine ed era seguito dall'equipe dell’ospedale Regina Margherita unita a quella dell'ospedale Maier di Milano. Aveva spesso la febbre e doveva essere ricoverato frequentemente in ospedale, ma cresceva forte e robusto nonostante tutto; così i medici decisero a 9 mesi di vita che era in grado di sopportare un nuovo intervento per togliere, in laparoscopia, la parte malata del rene sinistro.
Da allora sono passati ormai 10 anni. Il piccolo cresce forte e robusto; quest'anno al 1° di maggio ha ricevuto la prima Comunione all'Ausiliatrice dove ha frequentato con profitto la scuola elementare. Ora continua a fare i suoi controlli periodici al reparto di urologia del Regina Margherita; ha ancora qualche inconveniente con la vescica perché non avverte la sensazione di vescica piena; assume delle medicine e occorre ricordargli di andare comunque più spesso in bagno. Spero che col tempo anche questo problema si possa finalmente risolvere.
Ringrazio il Signore Gesù perché ha voluto ricongiungere la mia famiglia e donarmi la gioia di un secondo nipotino. Grazie Gesù!
Ringrazio don Adriano, il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e tutti quelli che hanno pregato per noi.