Pubblicato in Testimonianze 2017
Mi chiamo Mariateresa e voglio rendere testimonianza per ringraziare il Signore e don Adriano per la guarigione ricevuta.
Due anni fa, all’età di 47 anni, ho subito un difficile intervento al seno seguito dalle terapie di routine e le conseguenti sofferenze e cure.
A febbraio 2016 ebbi un malore e, dopo i dovuti accertamenti medici, la diagnosi fu terribile: “Metastasi cerebrali inoperabili”!
Sentii il parere di diversi neurochirurghi, ma la diagnosi fu sempre la stessa: “inoperabile”. La disperazione mia e dei miei cari fu immensa; sembrava impossibile che, dopo quasi un anno di chemioterapia, la malattia si fosse ripresentata e in modo così aggressivo.
La mia dottoressa di famiglia mi parlò di don Adriano, del Monastero di Casanova, delle celebrazioni eucaristiche e delle preghiere di intercessione per la guarigione dei malati per ottenere il dono della guarigione. Essendo lei una persona di grande fede mi consigliò di partecipare alle messe presiedute da don Adriano. Così iniziai a partecipare alle celebrazioni dei martedì sera.
Sicuramente molti di voi mi hanno vista piangere, talmente il mio cuore era affranto e tanto grande la mia disperazione. Don Adriano pregava per me e quando invocava lo Spirito Santo imponendo le sue mani sul mio capo io sentivo crescere dentro di me una energia e una forza inspiegabili che mi hanno dato la carica e il coraggio di affrontare questi lunghi mesi di terapie.
Recenti esami diagnostici hanno accertato che le metastasi cerebrali sono del tutto scomparse.
Ringrazio il Signore Gesù con tutto il mio cuore per la mia guarigione.
Grazie anche a don Adriano per le sue forti e intense preghiere che mi hanno sostenuta nell’affrontare le pesanti cure.
Con questa mia testimonianza vorrei portare un messaggio di speranza a tutte quelle persone che come me si trovano purtroppo a dover affrontare certi periodi bui della vita e ricordare loro che, quando tutto sembra perduto, lì inizia l’opera di Dio.
Allego documentazione medica.
Pubblicato in Testimonianze 2017
Il 24 luglio del 1997 nasceva mio figlio con parto cesareo; contemporaneamente mi hanno operata di ernia. A causa di un errore medico, il tubo del drenaggio, essendo troppo piccolo, mi ha provocato un'emorragia interna.
In quei giorni mia mamma si ammalava di leucemia in forma refrattaria e ho dovuto occuparmi di lei. Essendoio stessa debilitata, ho lasciato mio figlio ai miei suoceri.
Sono stati anni molto tristi; già le maestre dell'asilo mi avevano consigliato e segnalato di fare seguire il mio bambino perché aveva dei problemi comportamentali.
Allora abbiamo iniziato, sotto consiglio medico, a fare una mappa neonatale dalla quale non si evidenziavano problemi genetici.
Si iniziava così un percorso di neuropsichiatria infantile alla Circoscrizione 3 con il Dott. Aldo Grivet dove mio figlio venivaascoltato e aiutato.
Più volte ho richiesto l'intervento della polizia e sono finita in ospedale a seguito di una caduta provocata da mio figlio.
In seguito a questa segnalazione partita dall'Ospedale è intervenuto il Tribunale dei Minori ed è arrivato l'aiuto degli assistenti sociali.
Mio figlio frequentava il primo anno di scuola alberghiera all'Istituto Colombatto. Era come vivere un incubo: venivamo sempre chiamati dal preside e, già nel mese di maggio mio figlio veniva espulso dalla scuola con deliberazione di non riammissione, uscendo cosi dal contesto scolastico. Pur rimanendo in famiglia, è stato poi affidato ad una educatrice che lo affiancò e lo aiutò a prendere l'attestato di Sala Bar di due anni all'Engim, continuando gli studi fino al conferimento dell'attestato.
Insieme all'Educatrice siamo riuscite ad iscrivere mio figlio al terzoannodella scuola alberghiera "Beccari" dove continua attualmente astudiare.
Ora è all'ultimo anno e si deve diplomare a luglio. In questo cammino di genitori e figlio siamo stati tanto aiutati da don Adriano Gennari e abbiamo iniziato un cammino spirituale prima al Centro di ascolto del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione in Corso Regina Margherita, e poi frequentando gli incontri di preghiera alla Chiesa della Salute e al Cottolengo per due volteal mese.
Agli incontri di preghiera, chiedo sempre a don Adriano le sue preghiere di intercessione per ottenere l’aiuto del Signore affinché continui a sostenere mio figlio nei suoi studi e a proteggerlo sempre.
Ora si è diplomato e si iscrive all’università di Musicologia a Cremona.
Rilascio questa testimonianza per rendere lode al Signore e per l’aiuto ricevuto in un momento difficile e faticoso.
Pubblicato in Testimonianze 2017
Sono una sorella del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e da tempo partecipavo con mio marito alle celebrazioni presiedute da don Adriano grazie alle quali ho ricevuto molti benefici spirituali, forza interiore e ho anche superato problemi di salute.
Ho sempre cercato di vivere con impegno e dedizione il mio matrimonio che volevo rafforzare sempre di più e, malgrado le difficoltà che si sono presentate alcune volte, con l’aiuto forte della preghiera di don Adriano e la mia partecipazione al Cenacolo Eucaristico, fino a poco tempo fa sono state superate.
Ultimamente però sono stata “rifiutata” da mio marito che alcune volte mi ha anche umiliata e svuotata di ogni sentimento lasciandomi con il cuore pieno di tristezza.
Il 12 marzo 2017, seconda domenica di quaresima, nel Monastero abbaziale di Casanova, durante la celebrazione della s. messa, mentre ero inginocchiata in preghiera, dopo aver ricevuto l’Eucaristia, improvvisamente mi è tornato l’entusiasmo di vivere, la volontà di lottare per il bene e la gioia nel cuore che si erano ormai attenuate.
Da molto tempo non mi sentivo così carica di energia positiva, perché nonostante tutto questo, con la forza che mi proveniva dalla preghiera io ho perseverato nel mio cammino di fede e di speranza, ho continuato il mio lavoro con i malati che mi appassiona molto e mi arricchisce, e ho proseguito nel mio impegno caritatevole nella mensa preserale dei poveri del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Ringrazio il Signore che mi ha sostenuta nell’accettare e superare questa situazione che mi ha ferita e mi ha cambiato la vita in quanto ora sono sola. Abito in una bella e accogliente casa e ricevo tanto affetto da mio papà che mi vuole bene.
Grazie anche a don Adriano perché, quando siamo feriti nell’anima, malati e affaticati nella mente, ci invita a pregare il rosario e a proclamare la Parola di Dio nel Monastero di Casanova per ritrovare noi stessi, gioire nel servire i sofferenti e i poveri per colmare il vuoto causato dalla solitudine.
Grazie alle sorelle e ai fratelli volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per l’esempio caritatevole che ho ricevuto e che continuo a ricevere.