Pubblicato in Testimonianze 2017
Il 24 luglio del 1997 nasceva mio figlio con parto cesareo; contemporaneamente mi hanno operata di ernia. A causa di un errore medico, il tubo del drenaggio, essendo troppo piccolo, mi ha provocato un'emorragia interna.
In quei giorni mia mamma si ammalava di leucemia in forma refrattaria e ho dovuto occuparmi di lei. Essendoio stessa debilitata, ho lasciato mio figlio ai miei suoceri.
Sono stati anni molto tristi; già le maestre dell'asilo mi avevano consigliato e segnalato di fare seguire il mio bambino perché aveva dei problemi comportamentali.
Allora abbiamo iniziato, sotto consiglio medico, a fare una mappa neonatale dalla quale non si evidenziavano problemi genetici.
Si iniziava così un percorso di neuropsichiatria infantile alla Circoscrizione 3 con il Dott. Aldo Grivet dove mio figlio venivaascoltato e aiutato.
Più volte ho richiesto l'intervento della polizia e sono finita in ospedale a seguito di una caduta provocata da mio figlio.
In seguito a questa segnalazione partita dall'Ospedale è intervenuto il Tribunale dei Minori ed è arrivato l'aiuto degli assistenti sociali.
Mio figlio frequentava il primo anno di scuola alberghiera all'Istituto Colombatto. Era come vivere un incubo: venivamo sempre chiamati dal preside e, già nel mese di maggio mio figlio veniva espulso dalla scuola con deliberazione di non riammissione, uscendo cosi dal contesto scolastico. Pur rimanendo in famiglia, è stato poi affidato ad una educatrice che lo affiancò e lo aiutò a prendere l'attestato di Sala Bar di due anni all'Engim, continuando gli studi fino al conferimento dell'attestato.
Insieme all'Educatrice siamo riuscite ad iscrivere mio figlio al terzoannodella scuola alberghiera "Beccari" dove continua attualmente astudiare.
Ora è all'ultimo anno e si deve diplomare a luglio. In questo cammino di genitori e figlio siamo stati tanto aiutati da don Adriano Gennari e abbiamo iniziato un cammino spirituale prima al Centro di ascolto del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione in Corso Regina Margherita, e poi frequentando gli incontri di preghiera alla Chiesa della Salute e al Cottolengo per due volteal mese.
Agli incontri di preghiera, chiedo sempre a don Adriano le sue preghiere di intercessione per ottenere l’aiuto del Signore affinché continui a sostenere mio figlio nei suoi studi e a proteggerlo sempre.
Ora si è diplomato e si iscrive all’università di Musicologia a Cremona.
Rilascio questa testimonianza per rendere lode al Signore e per l’aiuto ricevuto in un momento difficile e faticoso.
Pubblicato in Testimonianze 2017
Sono una sorella del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e da tempo partecipavo con mio marito alle celebrazioni presiedute da don Adriano grazie alle quali ho ricevuto molti benefici spirituali, forza interiore e ho anche superato problemi di salute.
Ho sempre cercato di vivere con impegno e dedizione il mio matrimonio che volevo rafforzare sempre di più e, malgrado le difficoltà che si sono presentate alcune volte, con l’aiuto forte della preghiera di don Adriano e la mia partecipazione al Cenacolo Eucaristico, fino a poco tempo fa sono state superate.
Ultimamente però sono stata “rifiutata” da mio marito che alcune volte mi ha anche umiliata e svuotata di ogni sentimento lasciandomi con il cuore pieno di tristezza.
Il 12 marzo 2017, seconda domenica di quaresima, nel Monastero abbaziale di Casanova, durante la celebrazione della s. messa, mentre ero inginocchiata in preghiera, dopo aver ricevuto l’Eucaristia, improvvisamente mi è tornato l’entusiasmo di vivere, la volontà di lottare per il bene e la gioia nel cuore che si erano ormai attenuate.
Da molto tempo non mi sentivo così carica di energia positiva, perché nonostante tutto questo, con la forza che mi proveniva dalla preghiera io ho perseverato nel mio cammino di fede e di speranza, ho continuato il mio lavoro con i malati che mi appassiona molto e mi arricchisce, e ho proseguito nel mio impegno caritatevole nella mensa preserale dei poveri del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.
Ringrazio il Signore che mi ha sostenuta nell’accettare e superare questa situazione che mi ha ferita e mi ha cambiato la vita in quanto ora sono sola. Abito in una bella e accogliente casa e ricevo tanto affetto da mio papà che mi vuole bene.
Grazie anche a don Adriano perché, quando siamo feriti nell’anima, malati e affaticati nella mente, ci invita a pregare il rosario e a proclamare la Parola di Dio nel Monastero di Casanova per ritrovare noi stessi, gioire nel servire i sofferenti e i poveri per colmare il vuoto causato dalla solitudine.
Grazie alle sorelle e ai fratelli volontari del Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione per l’esempio caritatevole che ho ricevuto e che continuo a ricevere.
Pubblicato in Testimonianze 2017
Il giorno 16 aprile 2017, giorno della Pasqua di nostro Signore Gesù, mia figlia mi telefonò comunicandomi che mio nipotino Giacomo di 10 anni, mentre giocava con un suo amico con delle pistole trovate come sorpresa nell’uovo di Pasqua, era stato colpito all’occhio destro da un proiettile alla distanza di un metro.
A seguito di un primo esame oculistico risultava che aveva perso varie diottrie e veniva evidenziata una macchia di sangue nell’occhio destro. Telefonai subito a don Adriano che iniziò a pregare per lui.
Il giorno dopo, il lunedì di pasquetta mi recai alla Casa di spiritualità di Casanova e don Adriano intensificò le preghiere. Dopo alcuni giorni il mio nipotino fu dimesso dall’ospedale perfettamente guarito: non c’era più traccia della macchia di sangue apparsa dopo l’incidente e aveva ricuperato tutte le diottrie. La vista dell’occhio destro era nuovamente di 10 decimi!
Lode e gloria a nostro Signore Gesù che ringrazio continuamente.
Grazie anche a don Adriano per le sue fervide ed efficaci preghiere.