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Testimonianze

Le testimonianze sono depositate presso la sede dell'Associazione Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

Una guarigione straordinaria

Da diversi anni, verso la fine di ogni anno, mi recavo in ospedale per eseguire una ecografia con lo scopo di tenere sotto controllo l’adenoma prostatico.
Nel 2014, a fine anno, mi recai in ospedale per il periodico esame del sangue al fine di controllare il PSA che era in continuo aumento. L’urologo vista la situazione, mi sottopose ad una biopsia alla prostata dalla quale risultò che su ventiquattro prelievi sette avevano cellule cancerogene; di conseguenza, per approfondire il controllo, mi disse di fare una ecografia.
Il medico che eseguì l’ecografia, guardando i vari esami precedenti, mi disse: “Vedo che lei ha eseguito diversi esami, ma non ha mai fatto una colonscopia?”. Alla mia risposta negativa, mi disse che, considerando i miei 75 anni, sarebbe stato opportuno farnealmeno una.
Ero molto stupito di questa richiesta perché io stavo benissimo di salute; non avevo né dolori né disturbi di alcun genere; però ho acconsentito a sottopormi a questo esame, ben lontano dall’immaginare quale sarebbe stata la sorpresa.
Prenotai subito la colonscopia che mi fu eseguita da uno specialista dell’ospedale Cottolengo di Torino il quale, al termine dell’esame, mi disse chiaramente che, purtroppo, nel mio colon era presente una formazione neoplastica molto grave che richiedeva immediato intervento chirurgico senza tempi di attesa. Mi preoccupai molto nel sentire tale sentenza; per me fu un’amara sorpresa, e mi sembrava impossibile in quanto io non avevo mai avuto alcun sintomo che mi facesse supporre di avere un tale male addosso.Non riuscivo a comprendere il fatto di trovarmi in una tale condizione. Il chirurgo, vedendo la mia grande perplessità e il mio rifiuto nell’accettare questa realtà, mi spiegò che ulteriori ritardi ad intervenire chirurgicamente avrebbero vanificato quelle poche speranze che avevo ancora di salvarmi la vita.  
Ne parlai subito a don Adriano facendogli vedere la cartella delle mie analisi. Lui comprese subito la gravità del mio male e iniziò a pregare per me invocando la potenza dello Spirito Santo.
L’urologoche aveva preso in considerazione la mia situazione, mi disse che, prima di intervenire sul tumore della prostata, era molto più urgente risolvere il problema del carcinoma al colon; così mi prescrisse una cura di iniezioni necessarie per tenere sotto controllo il tumore prostatico.
Le analisi eseguite nei giorni successivi non fecero altro che confermare la grave situazione che mi era stata accertata, per cui il chirurgo, giovedì 15 maggio 2015, mi prenotò il ricovero per il lunedì seguente. Chiesi al chirurgo in che cosa consisteva l’intervento e lui mi spiegò che si trattava di asportare la parte del colon che era affetta dal carcinoma e dalla presenza di diversi linfonodi molto pericolosi.
Il 19 maggio 2015 entrai in ospedale e il giorno dopo alle ore 7,30 fui portato in sala operatoria. Furono necessarie otto ore di intervento in laparoscopia per l’asportazione del colon malato.
Don Adriano era ben a conoscenza della mia grave situazione. Quasi ogni giorno della mia degenza in ospedale, durata tre settimane, egli mi faceva visita e pregava intensamente su di me. Non solo, ma anche durante le sue celebrazioni eucaristiche mi ricordava al Signore con le sue preghiere di intercessione.
Il 9 di giugno 2015 fui dimesso dall’ospedale con la previsione di essere successivamente sottoposto a diversi cicli di chemioterapia e di radioterapia. Io ero molto debilitato e il pensiero di dover affrontare delle terapie così forti mi preoccupava molto.
Intanto don Adriano continuava a pregare per me e, proprio in quei momenti decisivi, mio figlio mi consigliò di consultare un noto oncologo dell’Istituto di ricerche sul cancro di Candiolo (TO). Lo contattai subito telefonicamente e lui mi programmò un incontro proprio per il giorno successivo. Dopo la prima visita, mi prescrisse alcuni esami e analisi.Terminati gli esami prescritti mi recai nuovamente dall’oncologo quale, considerata la mia situazione generale, la mia età, le complicanze post operatorie e la presenza della neoplasia prostatica, non ritenne opportuno sottopormi alle terapie previste dall’oncologia dell’ospedale dichiarando che: “le potenziali tossicità di quei trattamenti adiuvanti sarebbero state superiori ai benefici”. Mi suggerì pertanto di sottopormi ad ulteriori analisi specifiche da effettuare periodicamente ogni tre mesi: esami del sangue, risonanza magnetica, TC con mezzo di contrasto ed ecografia addome.
Da quel momento cominciai a rivivere con maggior ottimismo e grande fiducia nell’aiuto del Signore.
Due anni dopo, poiché le mie condizioni generali miglioravano progressivamente, l’oncologo mi distanziò gli esami da eseguire ogni sei mesi.
L’oncologo, in seguito ai risultati degli esami effettuati, alla cura in corso per il tumore alla prostata, alle mie buone condizioni generali ed ai vari referti medici, mi disse che era giunto il momento di trattare il carcinoma prostatico mediante un ciclo di 32 radioterapie. Accettai la sua proposta e, pochi giorni dopo, iniziai il trattamento che completai entro il mese di maggio 2017.
Tutti gli esami successivi evidenziarono la completa assenza di cellule cancerogene e il ristabilimento dei normali valori del sangue. Le cellule cancerogene della prostata erano state completamente distrutte.
Nel mese di gennaio 2019, l’oncologo, considerati i risultati delle ultime analisi effettuate, esprimendo la sua grande soddisfazione personale, affermò che avevo finalmente raggiunto la guarigione completa.  
Sono veramente riconoscente e rendo grazie al Signore Gesù che mi ha guidato in questo cammino di grande sofferenza fisica e spirituale. Riconosco che soltanto con il suo prezioso aiuto oggi sono in grado di rendere questa mia testimonianza. Prego per le persone che, come è stato per me, si trovano in gravi difficoltà di salute, affinché ripongano la loro fiducia nel Signore Gesù perché è solo lui che ci guarisce.
Ringrazio di cuore don Adriano che costantemente mi ha sostenuto con la sua efficace preghiera di intercessione e che, con la sua vicinanza, mi ha confortato soprattutto nei momenti più difficili e più preoccupanti.
Ringrazio anche tutti i medici che mi hanno curato con grande professionalità, diligenza e pazienza, e prego anche per loro.
Grazie a tutto il Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione e a tutti coloro che hanno pregato per la mia guarigione.
Allego documentazione medica.

Adenocarcinoma al cardias

Era la fine di settembre 2015 quando, al ritorno da un pellegrinaggio a Medjugorjie, a seguito di alcuni disturbi avvertii la necessità di effettuare immediatamente una gastroscopia; la diagnosi è stata terribile: adenocarcinoma al cardias con una metastasi al fegato.
La situazione si presentò subito grave a tal punto che la settimana successiva, all'ospedale di Busto Arsizio, fui operata da una mia cara amica e dal suo primario: dieci ore di intervento e 47 giorni di degenza ospedaliera. Poi seguirono sei cicli di chemioterapia e, dopo tanta sofferenza, ci fu la ripresa.
Tutto bene fino a settembre 2017 quando, ad un controllo PET,i medici riscontrarono una metastasi al polmone destro e una al polmone sinistro. Il mondo mi è crollato nuovamente addosso. Pregavo Gesù chiedendogli di mettermi nelle mani delle persone giuste in quanto il professore che mi aveva operata era andato in pensione. Fui nuovamente operata in chirurgia toracica all’ospedale Molinette al polmone sinistro mentre l'oncologo,appena conosciuto, valutava una eventuale chirurgia robotica al polmone destro.
In quella settimana, in attesa di decisioni, al sabato mi recai al Cenacolo Eucaristico da don Adriano nel Monastero di Casanova.Luimi ricevette e, senza che io parlassi, incominciò a pregare intensamente su di me appoggiandomi te sue mani benedette sul polmone destro e sul fegato; solo a quel punto io gli dissi che non avevo problemi al fegato, ma solo ai due polmoni; lui non spostòle mani e continuòa pregare senza interruzione invocando lo Spirito Santo per ottenere dal Signore la mia guarigione.
Il lunedì successivo, ad un ulteriore controllo PET, oltre le metastasi ai polmoni risultava anche quella al fegato.
Dovetti affrontare gli interventi e i successivi tre cicli di chemioterapia. Continuavo tutti i sabati ad andare da don Adriano che pregava intercedendo presso Gesù per la mia guarigione dicendomi che non avrei dovuto mollare e a continuare ad avere fede in Gesù. Le sue preghiere mi davano tanta forza; riuscivo a guidare per recarmi da luinel Monastero di Casanova e le sue preghiere suscitavano in me un grande coraggio per affrontare le terapie e le sofferenze di queste cure assai dolorose.
Oggi è passato quasi un anno dalla fine di tutti questi interventi e relative cure; gli esami stanno andando bene e l'oncologo ha detto a mia figlia: “il tumore, è altamente aggressivo,ma la mamma è un caso anomalo”.

Continuo a recarmi al sabato mattino al Cenacolo Eucaristico e ringrazio con tutto il cuore il Signore Gesù. Ringrazio anche don Adriano che, intercedendo con le sue forti preghiere, mi ha sempre sostenuta durante tutti questi lunghi e difficili due anni ottenendo la mia guarigione. Gli ultimi esami ora vanno bene.

Grazie Gesù, grazie Maria.
                            

Ho ritrovato la fede

Ho 77 anni. Di professione sono imprenditore e dottore commercialista.
Mi sposai il 9 giugno del 1968, caso vuole lo stesso giorno di nozze dei miei genitori, nella Parrocchia di San Giorgio, a Paderna, nell’alessandrino.
Quel giorno fu anche l’ultimo in cui ho ricevuto la Comunione. Nel frattempo mia moglie divenne persino testimone di Geova; anche i nostri 5 bambini, 2 maschi e 3 femmine, la seguirono abbandonando temporaneamente la fede cattolica.
Fortunatamente, mio figlio, oggi affermato avvocato, tornò sui suoi passi per primo, e di lì a poco anche il resto della prole .Grazie al Signore, oggi i miei figli sono tutti ben sistemati con tanto di lavoro e nipoti.
Negli anni mi separai, e la vita mi portò su altre strade; il Signore ha sempre le sue. Ho vissuto mezzo secolo distante dalla fede dimenticando che cosa fosse la messa domenicale, i sacramenti, la lettura della Parola di Dio e l’Eucaristia. Tabula rasa.
Ma tutto cambiò, per caso, sei anni fa. Il Signore volle che rincontrassi una mia coetanea e conterranea che non vedevo più da tanti anni. Ricordo ancora che all’età di 5 anni, da buoni vicini di casa, giocavamo a fare marito e moglie, ignari di quello che le trame della vita avevano in serbo per noi.
Lei, a differenza mia, non si è mai sposata e, quando la ritrovai, mi confidò di aver perso recentemente un caro amico. Tra noi, spontaneamente, è rinato un bel sentimento di amicizia e ora ci sosteniamo a vicenda.
È una donna di grande fede, di una fede viva e attiva, impegnata com’è nel prestare il suo servizio fra parrocchie, congregazioni religiose, e assiste anche le suore non vedenti di Tortona. Dopo decenni di lontananza dalla Chiesa, mi ha convinto a ritornare a Messa.
Con lei, il 27 gennaio 2019, ho partecipato per la prima volta nel Monastero Abbaziale di Casanova a una celebrazione eucaristica presieduta da don Adriano del quale non avevo mai sentito parlare sino a quel giorno, al contrario della mia amica che invece era a conoscenza della sua missione tra i malati, i poveri e i sofferenti.
Ho sentito la forte esigenza di tornarvi, e così ho fatto anche il 24 febbraio. Dopo 50 anni, ho deciso di accostarmi al sacramento della riconciliazione e, dopo aver ricevuto il perdono del Signore, ho avuto la gioia di ricevere da don Adriano Gesù Eucaristia che non avevo più ricevuto dal giorno del mio matrimonio a oggi. Commuovendomi come un bambino in fasce, durante il tempo di adorazione eucaristica che normalmente segue le sue celebrazioni, ho sentito su di me la potenza trasfigurante dello Spirito Santo più volte invocato da don Adriano che intercede per tutti i bisognosi dell’aiuto di Dio.
Ringrazio la Divina Provvidenza per avermi guidato a incontrare un vero uomo di Dio in questi nostri cupi tempi moderni. Pertanto ancora ringrazio il Signore per essersi preso cura di me come il figliol prodigo di cui parla il Vangelo.

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CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
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T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15,00 alle 18,00.

Don Adriano riceve il sabato pomeriggio dalle ore 14,00 alle 17,00.
Segue, alle 17,15, la S. Messa prefestiva.

Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO

Corso Regina Margherita 190
10152 Torino
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T 011 4377070
info@cenacoloeucaristico.it

Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
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Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.00 alle 16.30 

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