Background Image

Testimonianze

Le testimonianze sono depositate presso la sede dell'Associazione Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione.

Adenocarcinoma al cardias

Era la fine di settembre 2015 quando, al ritorno da un pellegrinaggio a Medjugorjie, a seguito di alcuni disturbi avvertii la necessità di effettuare immediatamente una gastroscopia; la diagnosi è stata terribile: adenocarcinoma al cardias con una metastasi al fegato.
La situazione si presentò subito grave a tal punto che la settimana successiva, all'ospedale di Busto Arsizio, fui operata da una mia cara amica e dal suo primario: dieci ore di intervento e 47 giorni di degenza ospedaliera. Poi seguirono sei cicli di chemioterapia e, dopo tanta sofferenza, ci fu la ripresa.
Tutto bene fino a settembre 2017 quando, ad un controllo PET,i medici riscontrarono una metastasi al polmone destro e una al polmone sinistro. Il mondo mi è crollato nuovamente addosso. Pregavo Gesù chiedendogli di mettermi nelle mani delle persone giuste in quanto il professore che mi aveva operata era andato in pensione. Fui nuovamente operata in chirurgia toracica all’ospedale Molinette al polmone sinistro mentre l'oncologo,appena conosciuto, valutava una eventuale chirurgia robotica al polmone destro.
In quella settimana, in attesa di decisioni, al sabato mi recai al Cenacolo Eucaristico da don Adriano nel Monastero di Casanova.Luimi ricevette e, senza che io parlassi, incominciò a pregare intensamente su di me appoggiandomi te sue mani benedette sul polmone destro e sul fegato; solo a quel punto io gli dissi che non avevo problemi al fegato, ma solo ai due polmoni; lui non spostòle mani e continuòa pregare senza interruzione invocando lo Spirito Santo per ottenere dal Signore la mia guarigione.
Il lunedì successivo, ad un ulteriore controllo PET, oltre le metastasi ai polmoni risultava anche quella al fegato.
Dovetti affrontare gli interventi e i successivi tre cicli di chemioterapia. Continuavo tutti i sabati ad andare da don Adriano che pregava intercedendo presso Gesù per la mia guarigione dicendomi che non avrei dovuto mollare e a continuare ad avere fede in Gesù. Le sue preghiere mi davano tanta forza; riuscivo a guidare per recarmi da luinel Monastero di Casanova e le sue preghiere suscitavano in me un grande coraggio per affrontare le terapie e le sofferenze di queste cure assai dolorose.
Oggi è passato quasi un anno dalla fine di tutti questi interventi e relative cure; gli esami stanno andando bene e l'oncologo ha detto a mia figlia: “il tumore, è altamente aggressivo,ma la mamma è un caso anomalo”.

Continuo a recarmi al sabato mattino al Cenacolo Eucaristico e ringrazio con tutto il cuore il Signore Gesù. Ringrazio anche don Adriano che, intercedendo con le sue forti preghiere, mi ha sempre sostenuta durante tutti questi lunghi e difficili due anni ottenendo la mia guarigione. Gli ultimi esami ora vanno bene.

Grazie Gesù, grazie Maria.
                            

Ho ritrovato la fede

Ho 77 anni. Di professione sono imprenditore e dottore commercialista.
Mi sposai il 9 giugno del 1968, caso vuole lo stesso giorno di nozze dei miei genitori, nella Parrocchia di San Giorgio, a Paderna, nell’alessandrino.
Quel giorno fu anche l’ultimo in cui ho ricevuto la Comunione. Nel frattempo mia moglie divenne persino testimone di Geova; anche i nostri 5 bambini, 2 maschi e 3 femmine, la seguirono abbandonando temporaneamente la fede cattolica.
Fortunatamente, mio figlio, oggi affermato avvocato, tornò sui suoi passi per primo, e di lì a poco anche il resto della prole .Grazie al Signore, oggi i miei figli sono tutti ben sistemati con tanto di lavoro e nipoti.
Negli anni mi separai, e la vita mi portò su altre strade; il Signore ha sempre le sue. Ho vissuto mezzo secolo distante dalla fede dimenticando che cosa fosse la messa domenicale, i sacramenti, la lettura della Parola di Dio e l’Eucaristia. Tabula rasa.
Ma tutto cambiò, per caso, sei anni fa. Il Signore volle che rincontrassi una mia coetanea e conterranea che non vedevo più da tanti anni. Ricordo ancora che all’età di 5 anni, da buoni vicini di casa, giocavamo a fare marito e moglie, ignari di quello che le trame della vita avevano in serbo per noi.
Lei, a differenza mia, non si è mai sposata e, quando la ritrovai, mi confidò di aver perso recentemente un caro amico. Tra noi, spontaneamente, è rinato un bel sentimento di amicizia e ora ci sosteniamo a vicenda.
È una donna di grande fede, di una fede viva e attiva, impegnata com’è nel prestare il suo servizio fra parrocchie, congregazioni religiose, e assiste anche le suore non vedenti di Tortona. Dopo decenni di lontananza dalla Chiesa, mi ha convinto a ritornare a Messa.
Con lei, il 27 gennaio 2019, ho partecipato per la prima volta nel Monastero Abbaziale di Casanova a una celebrazione eucaristica presieduta da don Adriano del quale non avevo mai sentito parlare sino a quel giorno, al contrario della mia amica che invece era a conoscenza della sua missione tra i malati, i poveri e i sofferenti.
Ho sentito la forte esigenza di tornarvi, e così ho fatto anche il 24 febbraio. Dopo 50 anni, ho deciso di accostarmi al sacramento della riconciliazione e, dopo aver ricevuto il perdono del Signore, ho avuto la gioia di ricevere da don Adriano Gesù Eucaristia che non avevo più ricevuto dal giorno del mio matrimonio a oggi. Commuovendomi come un bambino in fasce, durante il tempo di adorazione eucaristica che normalmente segue le sue celebrazioni, ho sentito su di me la potenza trasfigurante dello Spirito Santo più volte invocato da don Adriano che intercede per tutti i bisognosi dell’aiuto di Dio.
Ringrazio la Divina Provvidenza per avermi guidato a incontrare un vero uomo di Dio in questi nostri cupi tempi moderni. Pertanto ancora ringrazio il Signore per essersi preso cura di me come il figliol prodigo di cui parla il Vangelo.

Una tregua di sollievo fisico e spirituale

Avendo già vissuto la perdita di un fratello e di una sorella accompagnandoli nel trapasso, ancor più fui colpita dalla malattia dell'unico fratello rimasto; un calvario lungo e doloroso per le difficoltà respiratorie e l'angoscia che le accompagnava. A crisi acute seguivano pause di remissione del male, ricoveri in ospedale a soggiorni in famiglia, amorevolmente accudito da moglie e figlia.
La scorsa estate un peggioramento improvviso indusse i medici ad avvisare i familiari: “È prossimo alla fine, la medicina non può più soccorrere in nulla”. Accorsa al suo capezzale vissi tutte le ansie di quei tragici momenti: paura di perdere l'unico affetto rimasto dei miei familiari, rimpianto per le cose che ancora avrei potuto dirgli, adesione alle sue sofferenze. Fu allora che emerse la risorsa della preghiera. Non una preghiera qualsiasi, ma quella accesa dalla fede e di cui don Adriano era esempio vivente e che avevo appreso nella frequentazione del Cenacolo Eucaristico, soprattutto nei ritiri spirituali nel Monastero di Casanova.
“O Signore - invocai dietro suggerimento dello Spirito - aiutalo tu! Se vuoi, più ancora concedergli tutto il tempo che a Te piacerà, affinché non muoia in questo squallido letto d'ospedale, ma tra le mura domestiche, circondato dall'affetto dei suoi cari e dal conforto della preghiera”. Ero ben consapevole che la mia era una richiesta impossibile, cui la scienza aveva già dato la risposta, quella di un NO senza appello. Nella preghiera volli coinvolgere i familiari e gli amici, suggerendo la preghiera della Madonna Miracolosa la cui medaglia venne loro distribuita. Anche don Adriano fu fatto partecipe delle nostre angosce ed egli, con quel timbro di voce che smuove i cuori: “Prega, prega!!”, invocò con occhi brillanti di amore.
E fu la sua preghiera a ottenere l'impensato, il disatteso, il miracolo. Già il giorno seguente e poi nei successivi fu un lento ma costante miglioramento che permise ai medici di dimetterlo e rinviarlo alle cure domiciliari sotto la supervisione del Servizio Sanitario.
Durante i mesi di permanenza in famiglia mio fratello visse momenti di vera pace e gioia. Ritornò il sorriso, la sua volontà di comunicare, lui che, anche quando era in salute, era piuttosto taciturno. In certi momenti manifestava uno humor che suscitava ilarità nei presenti. Non mancarono momenti di sofferenza ma anche episodi esaltanti, come i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario di matrimonio egli incontri di gruppo che l'equipe terapeutica seguiva per l'evolversi del suo processo clinico. Eritornò la gioia della preghiera. Gli parlai di don Adriano ed egli espresse la voglia di conoscerlo. Ricevette con gioia anche la visita del parroco e ne ricevette sollievo. Con lui ebbi dei colloqui esaltanti, gli trasmisi e ne ricevetti confidenze toccanti, proprio quelle per cui avevo pregato.
Ora, soddisfatti tutti questi miei desideri, rimaneva quello previsto dal disegno divino: che il grande trapasso avvenisse senza traumi angoscianti. E anche questa volta fui esaudita. A dicembre le crisi furono più frequenti ed egli andò incontro al Signore poco prima di Natale, giorno del suo compleanno.
Dei tanti eventi di questi mesi di sofferenza e di amore rimane il suono di quelle parole di don Adriano: “Prega...prega!”.
Ringrazio il Signore Gesù per tutti i benefici che ci ha concesso.
Grazie a Maria SS.ma del Cenacolo Eucaristico!
Ringrazio anche don Adriano per le sue preziose preghiere di intercessione.

Altri articoli...

CASA DI SPIRITUALITÀ

Monastero Abbaziale Cistercense di Casanova. Carmagnola (Torino)
Guarda la mappa

Vai alla pagina dedicata
T 011 979 52 90
Aperto ogni domenica e festivi dalle 15 alle 18.
Don Adriano riceve il sabato dalle 6,30 alle 11. Segue celebrazione eucaristica.
Per partecipare alle celebrazioni a Casanova presiedute da don Adriano, è possibile prenotare il pullman telefonando a Michelina al numero 349.2238712. Partenza da Settimo T.se ore 13,00 – Da Piazza Maria Ausiliatrice – Torino ore 13,45.

CENTRO DI ASCOLTO

Corso Regina Margherita 190
10152 Torino
Guarda la mappa
T 011 4377070
info@cenacoloeucaristico.it

Orario di ricevimento:
Lunedì dalle 7,30 alle 9,30
Giovedì dalle 13,30 alle 16,30

Nei centri di ascolto di Torino e Casanova continua l'accoglienza rispettando le norme vigenti relative al distanziamento e all'uso della mascherina

MENSA DEI POVERI

Opere caritatevoli per i poveri
Mensa via Belfiore 12, Torino
Guarda la mappa


Distribuzione sacchetti pasto:
domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 11.00
Distribuzione pacchi viveri alle famiglie bisognose:
sabato dalle ore 9.30 alle 12.00
Mensa preserale calda per i senzatetto:
da lunedì a venerdì dalle ore 14.30 alle 17.00 

  SCOPRI COME AIUTARE LA MENSA